Trekking difficili

SENTIERO DEGLI ABETI GIGANTI – ANELLO LUNGO

                DIFFICOLTA’      Difficile

                LUNGHEZZA      7,3 km

                DURATA       5 ore

                DISLIVELLO POSITIVO       490 m 

                DISLIVELLO NEGATIVO        490 m

                PUNTO PIÙ BASSO       1135 m s.l.m.

                PUNTO PIÙ ALTO     1433 m s.l.m.

Il Sentiero degli Abeti Giganti è un luogo straordinario e selvaggio, ricco di alberi centenari che con le loro altezze impressionanti sembrano arrivare a toccare il cielo. Si tratta di un percorso panoramico ad anello, adatto a famiglie e bambini. Qui abeti rossi, bianchi, ma anche faggi e tassi, sono da secoli guardiani silenziosi della Val Noana e da qualche anno sono divenuti gli indiscussi protagonisti di due percorsi magici e suggestivi, che permettono di addentrarsi in punta di piedi nel cuore del bosco, scoprirne le atmosfere e assaporarne soprattutto i silenzi. Quello che proponiamo è l’itinerario breve, che parte nei pressi della Casina Forestale di Valpiana, a soli 6 chilometri dall’abitato di Mezzano. Percorrendo l’anello da 2,8 chilometri avrai la sensazione di essere nel cuore di una grande foresta, ma a tratti incontrerai anche pianori e punti panoramici da cui ammirare la disarmante bellezza delle Dolomiti.

Come arrivare: dalla zona artigianale di Mezzano, si imbocca e si segue la SP 221 della Val Noana. Dopo circa 6 chilometri si gira a destra fino a raggiungere la Casina Forestale di Valpiana, dove si trova il parcheggio e la partenza del percorso. All’inizio del percorso si trova una scultura in legno che raffigura un boscaiolo che regge un ombrello aperto.

Descrizione del percorso: l’escursione parte dalla Casina Forestale di Valpiana (1.135 m slm), nei pressi della quale, proprio alla partenza delle due varianti, appare una bella scultura nel legno di un abete secolare chiamata “el Boschiér” (“Il boscaiolo”). La passeggiata procede in leggera salita nel bosco, attraversando la Valle delle Carbonère e risalendo la cresta del Col della Parrocchia. Si attraversa successivamente la Val dei Pònti fino a giungere alla Pósa de l’Ors (“Pozza dell’Orso”), una piccola pozza d’acqua in mezzo alla foresta che nel suo nome, forse, custodisce la presenza in questi boschi, fino a metà del 1800, dell’orso.

Poco dopo aver passato la Pósa de l’Ors, si continua a risalire verso Malga Val Stúa di Sopra (1.412 m slm). L’ampio pascolo della malga costruita ai piedi del Monte Pavione è il punto più alto e panoramico del percorso (da sottolineare che il punto panoramico è situato sopra la malga, in mezzo al prato). Dal punto panoramico si gode, con tanto di cartello esplicativo, di un panorama a 360 gradi sulle Pale di San Martino, sul Lagorai e sulle Vette Feltrine.

Dalla malga la camminata prosegue in discesa, attraversando il Boàl dei Canalíni e scendendo lungo la Val dei Ponti fino a giungere ad un ampio bivio con la “Strada Forestale Piansignor – Pian de le Vederne”, nei pressi della Baracca del Piansignór, dove segue la strada forestale a destra (Sentiero No. 733) fino al rientro alla Casina Forestale di Valpiana.

Il percorso è adatto a tutte le stagioni anche se c’è da precisare che, durante l’inverno, nel caso ci fosse neve abbondante, lo sconsigliamo perché risulterebbe semplicemente inagibile.

 

CONSIGLI: si consigliano scarpe da trekking, abbigliamento sportivo, abiti per la pioggia e repellente per zanzare (in estate). Lungo il sentiero non si trova acqua potabile né vi sono punti di ristoro.

I DINTORNI DI MEZZANO

I DINTORNI DI MEZZANO

TREKKING FACILI

TREKKING FACILI

IL PRIMIERO

IL PRIMIERO

TREKKING MEDI

TREKKING MEDI

PASSEGGIATE TREKKING OUTDOOR

PASSEGGIATE TREKKING OUTDOOR

TREKKING DIFFICILI

TREKKING DIFFICILI