Mezzano è circondata dai boschi e dai prati, fonti di vita per gli abitanti del paese dai tempi più remoti. Oggi, con una Mezzano legata alle sue radici ma con uno sguardo attento sul presente e sul futuro, i suoi dintorni sono racconti di vita, ricordi e tradizioni.

Mezzano non è bella solo tra le sue stradine e le sue architetture. È circondata da una natura forte e rigogliosa, che accoglie il quotidiano della gente di montagna e si fonde con esso. Ci sono tante piccole perle che circondano il paese, mete di brevi passeggiate o pedalate in relax, alla scoperta dei romantici scorci di questo angolo del Primiero.

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Prati di San Giovanni

Prati di San Giovanni

Una minuscola chiesetta in mezzo ai prati, masi e microscopici borghi nel silenzio dei boschi e delle montagne. La chiesa e i prati di San Giovanni si possono raggiungere lungo la vecchia strada che collega Mezzano a San Giovanni o dal rifugio Caltena, a seconda del grado di allenamento.

Primo itinerario: dal parcheggio di Oltra (643m) si prende il sentiero n.728 che raggiunge in poco tempo, ma con una decisa impennata, le baite di Tase, fino alla loc. Taiadoi (1013m). Da qui la vista sulle Pale di San Martino è spettacolare. 

La strada prosegue tra falsipiani, ruderi e boschi fino alla sella del Poit (1183m), da cui partono i sentieri verso i prati di san Giovanni. 

Secondo itinerario: per un’escursione meno impegnativa è bene superare in auto Fiera di Primiero e Transacqua per raggiungere il parcheggio del rifugio Caltena. Da qui a piedi si arriva in pochi istanti al fondo della vallecola di Caltene. Svoltando a destra si prosegue dritti lungo un sentiero in mezzo ai prati fino all’incrocio di Poit.

Per entrambi gli itinerari da qui in pochi minuti di rilassante passeggiata al piano si scorge la deliziosa chiesetta di san Giovanni al colmo di una collina. Il luogo idilliaco, il silenzio e i colori della natura invitano ad un meritato riposo, prima di riprendere la strada del rientro.

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Pista ciclo-pedonale di Molarèn.

Pista ciclo-pedonale di Molarèn.

Ci sono luoghi che si godono meglio su due ruote. Questo accade sulla pista ciclabile di Mezzano, una passeggiata illuminata anche la sera, con diverse soste per godersi il panorama in completo relax. Altrimenti che vacanza romantica sarebbe? 

Partendo da Mezzano per via Molarèn lungo il torrente Cismon, è possibile ripercorrere con lo sguardo e la memoria quella che in occasione dell’alluvione del 1966 rimase l’unica via di comunicazione tra l’alto e il basso primierotto.

Mezzano è ricco di luoghi magici e di leggende. Scegli le passeggiate e gli itinerari più belli per scoprire questa valle meravigliosa

Ponte tibetano

 

Settanta metri di lunghezza, quasi trenta di altezza. È il ponte tibetano della val de Riva, la nuovissima attrazione che a partire dal 2019 collega il Rifugio Fonteghi alle località di Caltena e ai prati di San Giovanni.

Il ponte, collocato in posizione panoramica sul rio Giasinozza, permette di ammirare dall’alto il lago della Noana, bacino artificiale di considerevoli dimensioni che si estende nella vallata sottostante, vero e proprio paradiso per i pescatori locali. 

Costruito a partire da quattro grosse funi in acciaio ancorate alla parete rocciosa, il ponte sospeso è transitabile solo da pedoni o dai ciclisti che si avventurano fin qui nel percorso ad anello che lungo il suo itinerario arriva a toccare il Rifugio Vederna, il Rifugio Fonteghi e il Rifugio Caltena (Tour 2261 outdooractive.com).

La zona, completamente circondata da boschi secolari, è facilmente raggiungibile anche per chi si reca in val Noana per provare l’emozionante canyoning con le Guide Alpine “Aquile” di San Martino, un avventuroso percorso tra pozze di acqua cristallina e strette gole di roccia a soli venti minuti di cammino dal ponte sospeso. 

Infine, ma non meno importante, sempre prendendo la Val Noana fino al bivio che porta, a sinistra al rifugio Fonteghi, mentre girando a destra si raggiunge la Casina Forestale di Val Piana dove inizia il sentiero degli Abeti Giganti.

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